Mese: novembre 2016

Io, il 25 ogni giorno!

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Ancora una morte annunciata oggi. E scrivere  sull’ennesimo femminicidio rende la testa e le mani pesanti. Domani è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e, ancora una volta, si susseguiranno manifestazioni, riflessioni e denunce. Ancora una volta, mentre tutto attorno poco o niente cambia.

Portiamo un carico enorme, un carico che arriva da un passato che non riusciamo a superare. Lo portiamo tutt*. Perché è un carico sociale e culturale di cui tutte e tutti dobbiamo condividere il peso, contribuire ad alleggerirlo, conoscerlo fino in fondo, affrontarlo, innanzitutto con le nostre figlie e figli.

D’altra parte, la storia dei diritti delle donne è storia recente: fino al 1981 chi violentava una ragazza poteva, sposandola, non avere nessun problema con la legge; sempre fino al 1981 il nostro codice penale prevedeva il delitto d’onore e lo stupro, fino al 1996, in Italia era considerato un delitto contro la morale e non contro la persona…

Le leggi che riguardano la violazione e la violenza sul corpo delle donne sono leggi di ieri, di un passato recente che ancora ci vive accanto. Peggio. Vive dentro la concezione che alcuni uomini hanno delle donne, delle “loro” donne. Non a caso infatti, l’uccisione avviene in seguito a un rifiuto, il rifiuto di continuare una relazione. L’affermazione di avere una vita propria, slegata, indipendente dal maschio. Una vita in cui sono soggetto e non oggetto. Un’affermazione che sgretola il possessivo maschile. (altro…)

Io voglio…

donna-sola

Ci sono due Posso
e poi un Devo
e dopo ancora un Farò.

Com’è infinito il compromesso
Che indica io voglio!

Emily Dickinson