
Polvere
non sono
e polvere
non tornerò.
Non sono scesa
dal cielo
e in cielo non salirò.
Sono io stessa il cielo
come solaio di vetro.
Sono io stessa la terra
come fertile terreno.
Non sono fuggita
da nessuna parte
e non ci
tornerò.
Oltre a me stessa non conosco altra distanza.
Nel gonfio polmone del vento
e nella calcificazione delle rocce
devo
me stessa
qui
dispersa
ritrovare.
Zuzanna Ginczanka, Nota a margine, 1936
Zuzanna Polina Ginzburg nasce a Kiev Ucraina nel 1917 da famiglia di origine ebrea.
Si trasferisce bambina con i suoi genitori in Polonia per sfuggire alla guerra civile russa.
Poetessa di talento, originale e dissacrante, affronta nella sua poetica temi riguardanti le libertà femminili senza falsi pudori ma nello stesso tempo con profondità e abilità poetica singolari che si ritrovano tutte, nel suo scritto la “Rivolta delle quindicenni” un vero e proprio inno delle giovani donne a vivere liberamente la propria sessualità.
Arrestata, imprigionata, torturata e fucilata dai nazisti muore a Cracovia nel gennaio del 1945.
Importante ricordarla ora, che la guerra si sta trasformando in un conflitto globale
Fuori la guerra dalla Storia!
Se vuoi la pace, prepara la pace.