Giorno: 18 febbraio 2023

La storia di Lou Salomè e l’erotismo delle donne mai indagato

Lou Salomé a Freud: “Caro professore… la ringrazio con tutto il cuore di avermi trascinata in questa follia; immorale qual sono, traggo sempre il più gran piacere dai miei peccati”.
Freud a Lou Salomé: “È assolutamente evidente che Lei mi anticipa e mi completa ogni volta”.

Lou Andreas Salomè nata a Pietroburgo in Russia nel 1861, morta a Vienna nel 1931, esule profuga, “heimatlos” come la si definisce, ossia una senza casa, senza patria. Una “straniera” che dà all’esperienza del viaggio un significato rivoluzionario, un’esperienza di rottura.

Essere senza terra, ma percorrere le strade nella notte, per una donna, diventa un modo di vivere che fa sovvertire i dogmi anche della tradizione del pensiero filosofico e psicoanalitico.

Lou conobbe Freud nel 1911 dopo aver preso parte al Congresso della Società psicanalitica di Vienna.
Al termine degli studi divenne lei stessa psicoterapeuta. Donna intellettuale libera, irrequieta e anticonformista, l’innovazione della sua riflessione filosofica si trova nell’aver messo al centro l’eros, l’erotismo delle donne mai indagato, nell’aver dato “valore” alla materia erotica, alla sensualità sempre vista dalla tradizione storica e religiosa come il “male assoluto”.

Una sessualità femminile non subordinata al desiderio maschile ma libera, una sessualità eretica è sempre stata considerata immorale, pericolosa per l’uomo, perché divora e distrugge ciò che è stato fatto seguendo i soli canoni maschili.

I titoli delle sue opere ne sono la testimonianza: “La materia erotica”, “Scritti di psicoanalisi”, “Riflessioni sull’amore”, “Il mito di una donna”, “Eros e conoscenza”, “La rivolta dell’eros”, “Devota ed infedele”, e molti altri ancora. E poi c’è il carteggio con Freud di cui fu allieva libera, appassionata e indipendente rispetto alle idee del padre della psicoanalisi.

Peccato che questa grande teorica e innovatrice dalla cultura profonda, sia conosciuta molto spesso solo come una donna dalla bellezza magnetica, ispiratrice del filosofo Nietzsche e per la tormentata relazione con il poeta e scrittore Rainer Maria Rilke.