Giugno: la luce gialla e dorata che viene dai campi di girasole e dalle messi che maturano.
Ma non sono protagoniste di questi versi della poetessa spagnola Josefa Parra: ne sono piuttosto lo scenario, il corollario, il pretesto per parlare d’amore, per paragonarlo alla resistenza dei girasoli.

GIUGNO
Lasciati annientare
dalla luce gialla e acuta dei girasoli,
lascia che il sole di giugno ti ferisca e ti maltratti
con aghi d’oro.
Riposa dall’amore in un dolore più alto,
muori dal desiderio che geme nelle radici
e sostiene le piante.
Alla fine, il dolore non è un merito; né il desiderio
di un corpo è una sventura più grande della sete.
Salva il tuo nome.
Lasciati annientare tra i girasoli;
Che nessuno dica che muori d’amore e non di febbre.
Josefa Parra
(da Mujeres de carne y verso. Antología poética femenina en lengua española del siglo XX, 2002)

Josefa Parra Ramos, (Jerez de la Frontera, 7 febbraio 1965), poetessa spagnola.
Laureata in Filologia, ha ricevuto il Premio Cernuda nel 2000. Il suo tema principale è l’amore, declinato nel fuoco vivo della passione e dell’erotismo, nelle braci dell’assenza e nelle ceneri della nostalgia.