Il potere seducente di Alma Mahler.

Alma Schindler

Alma Schindler  era una delle ragazze più belle e intelligenti della Vienna dell’inizio del XX secolo, ci dicono le cronache. Sapeva suonare impeccabilmente il pianoforte dall’infanzia, sapeva comporre, amava la musica e tutte le arti. Leggeva Nietzsche, si dilettava con la poesia e partecipava ai salotti culturali più importanti del suo tempo.

Ogni sera partecipava ad un ballo o a un evento, e il mattino successivo la sua camera era invasa da centinaia di fiori che i suoi numerosi spasimanti le inviavano. Le furono attribuiti flirt con alcune personalità del suo tempo – ad esempio con Klimt. Ma fu solo quando conobbe Gustav Mahler, un uomo di vent’anni più anziano di lei, direttore dell’Opera di Vienna, un genio irrequieto dallo sguardo dolcissimo e al culmine del prestigio, che lei comprese di aver trovato qualcuno con cui vibrare alla stessa altezza. Perché in Gustav trovava unite le sue due grandi passioni della vita: l’amore e la musica.

Gustav Mahler

Si conobbero ad una cena tra pochi intimi, lei sapeva chi fosse e ne era incuriosita: Mahler era un uomo schivo che non partecipava mai ad eventi mondani e fuggiva dalla porta laterale del teatro subito dopo la fine dei concerti per non dover intervenire a cene e perdere del tempo prezioso che invece voleva dedicare alla composizione della sua musica.

Quando Mahler si presentò alla sua porta il giorno successivo, in lei era già scattata un’ infatuazione divistica e quando iniziò a corteggiarla, lei non ebbe dubbi sul suo destino.

Ma, prima del fidanzamento ufficiale, lui le scrisse lunghe lettere, nelle quali esponeva con estrema chiarezza e lucidità che cosa si aspettava da lei: avrebbe dovuto “eliminare tutte le superficialità, tutte le convenzioni, tutte le vanità e gli abbagli – devi darti a me incondizionatamente, ogni aspetto della tua vita futura in tutti i dettagli dovrà essere subordinato interamente ai miei bisogni e non dovrai desiderare altro che il mio Amore!”. Sottolineava, inoltre, la richiesta più difficile da accettare per Alma, che aveva sempre sognato di diventare una compositrice: “È possibile per te, d’ora in poi, guardare la ‘mia’ musica come la tua? (…) credi di dover lasciare qualcosa di così indispensabile della tua vita, se rinunciassi completamente alla tua musica per godere e far parte della mia?”

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