Il 2018 è stato il 200° anniversario della pubblicazione di Frankenstein. Il romanzo, considerato una delle prime opere di fantascienza, è stato scritto da un’adolescente inglese che ha vissuto praticamente in contrasto con tutte le convenzioni sociali del suo tempo. Mary Shelley sarà sempre ricordata per aver creato uno dei mostri più famosi della letteratura, ma ha avuto una vita emozionante e piena di passione, oltre che di dolore e sofferenza.
Mary Wollstonecraft Godwin nasce a Londra nel 1797. Sua madre, Mary Wollstonecraft, è stata una delle filosofe femministe più importanti dei tempi moderni e una delle poche donne che è riuscita a guadagnarsi da vivere con la scrittura in quel periodo storico. La sua opera più famosa è A Vindication of the Rights of Woman, saggio che resta fondamentale nella storia del femminismo. Lei sosteneva che “agli occhi di Dio” le donne erano uguali agli uomini e, pertanto, dovevano ricevere la loro medesima educazione ed essere trattate allo stesso modo, come esseri razionali. Sebbene considerarla femminista in senso stretto sarebbe anacronistico – perché la parola non esisteva in quel momento e le sue opinioni sulla sessualità e sulla sensibilità femminile oggi sarebbero considerate controverse – l’influenza che i testi di Wollstonecraft hanno avuto sulle lotte delle donne è innegabile. Suo padre, William Godwin, invece, è considerato il precursore dell’anarchismo, un movimento che si sarebbe sviluppato in profondità nel diciannovesimo secolo. Il suo libro Un’inchiesta sulla giustizia politica sostiene l’idea di una società libera e critica le istituzioni politiche dell’epoca, che reputa un ostacolo al progresso dell’umanità.
Wollstonecraft e Godwin scioccano la società del tempo con la loro storia d’amore. Essa è basata sulla parità di condizioni, in un’epoca che ancora vedeva la moglie come proprietà di suo marito e in cui alle donne non era permesso ricevere alcuna forma di istruzione superiore. Il rapporto tra i suoi genitori è essenziale per comprendere la vita di Mary Shelley: sua madre muore di setticemia poco dopo averla partorita, quindi Mary non ha modo di conoscerla, ma ne conserva la memoria attraverso i suoi libri e ciò che il padre le dice di lei. Il padre di Mary, nonostante sia un liberale, si oppone al fatto che figlia vada al college e ancor di più alla sua relazione con Percy Shelley – che era il suo protetto da qualche tempo – nonostante lui stesso abbia avuto una relazione simile con Wollstonecraft.
Un anno dopo la morte di Mary Wollstonecraft, William Godwin pubblica le sue memorie. Nonostante vengano scritte in omaggio alla defunta moglie, nel libro si rivela l’esistenza di una figlia illegittima. Fanny, la sorella di Mary Shelley, nasce in seguito alla relazione di Wollstonecraft con un altro uomo, prima di Godwin. E la notizia fa scandalo.
Mary vive in un modo insolito per il suo tempo. Il padre si risposa con una donna che ha già altri due figli, e tutti condividono la stessa casa, anche se all’autrice di Frankenstein non piace la sua matrigna e cresce nell’ammirazione della figura di sua madre. William Godwin fornisce alla figlia un’istruzione non ortodossa ma molto ampia, e lei ha sempre accesso a una vasta biblioteca: lui la incoraggia a leggere, specialmente testi di filosofia e politica liberale, e la giovane cresce circondata dagli intellettuali che visitano di frequente suo padre.
Nel 1812, Shelley viene mandata in Scozia per stare diversi mesi da William Baxter, allo scopo di allontanarla dalla matrigna con cui ha un rapporto difficile, che va peggiorando. Lì è felice e diventa molto amica della figlia di Baxter. Secondo Mary Shelley, questo è il luogo dove nasce l’idea di Frankenstein. Suo padre decide poi che deve tornare a Londra ed è lì, nel 1814, che Mary conosce il poeta e filosofo Percy Bysshe Shelley, che diventerà il grande amore della sua vita.
Percy, che ammira profondamente William Godwin, viene accolto da lui come suo discepolo; il padre di Mary sta affogando nei debiti e ha bisogno dei soldi che Percy si offre di dargli. Quando Percy inizia a frequentare casa Godwin, il giovane poeta è sposato – sebbene separato da sua moglie e dalla figlia che ha avuto con lei. Inizia una relazione segreta con Mary e la coppia finisce per fuggire in Francia quando Mary ha appena 16 anni, accompagnata dalla sua sorellastra, Claire Clairmont. Mary viene ostracizzata dai suoi amici e dalla sua famiglia per essere fuggita con un uomo sposato e suo padre – apparentemente liberale – le toglie il sostegno finanziario fino a quando la coppia non si fosse sposata adeguatamente. Sia Mary che Percy, però, credono che il matrimonio sia repressivo, quindi si sposano molto più tardi del previsto, solo dopo la morte della prima moglie di Percy, Harriet, che si toglie la vita. Vengono giudicati così controversi e poco raccomandabili, che viene negata loro la custodia della figlia di Percy, e Mary è considerata uno zimbello. Indipendentemente da ciò, i due viaggiano in diversi Paesi europei, fino a quando la mancanza di denaro li costringe a tornare in Inghilterra. Mary rimane incinta di una bambina, nata prematuramente e morta poco dopo – cosa che fa precipitare la scrittrice in una profonda depressione. In seguito, rimane di nuovo incinta di un bambino che battezza con il nome di William.
Visionaria e audace…
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