“Non mi dispiace fare le code, c’è tempo per pensare…”
Mai come di questi tempi!
Amare la vita è non sprecarne neanche un attimo, trovare anche in ciò che pare noioso la bellezza…
E quale cosa più bella che, avere tempo e molto, per pensare, per guardare con stupore sempre nuovo il mondo, per leggere o scrivere un verso?.
Code
Non mi dispiace fare le code,
c’è tempo per pensare,
per guardare dentro la borsa,
dentro la tasca dell’auto,
tempo per programmare i giorni a venire
domani dopodomani,
per guardare negli occhi di quell’extra gentile
(che vetro scintillante mi ha fatto,
gli ho chiesto il sinistro domani il destro,
ogni giorno un pezzetto diverso)
tempo per guardare quel bel geranio al quarto piano,
sta bagnandolo una vecchina pulita, bellina,
tempo per leggere i titoli, il nome di una via,
tempo per cominciare questa poesia.
Ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in licei privati. Ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera.
Il suo primo libro, “Teresino”, ha vinto il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981.