Una delle donne che più mi ha interessata è stata Nancy Cunard, e oggi Nancy sarà anche la protagonista del mio articolo.
Nancy Cunard è una celebrità famosa sia nell’alta società, sia all’interno del mondo intellettuale delle avanguardie. Nasce nel 1896 in Inghilterra. Nel 1911 si trasferisce a Londra con la madre, a causa della separazione con il padre.
A Nancy non piaceva il mondo in cui viveva, questa idea scatenerà fin da subito scandalo con il suo anticonformismo morale, sessuale e politico.
Fin dai primi tempi in cui frequentò gli ambienti dell’avanguardia artistica inglese ne rimase subito attratta, in particolar modo dalla poesia. Nel 1920 si sposta a Parigi, qui entra in contatto con gli ambienti surrealisti e dada.
Nel 1928 durante un viaggio a Venezia inizia una storia con Henry Crowden, musicista jazz afro-americano.
La Cunard prediligeva un amore libero ed anche per questo fu criticata per i suoi amori sia etero che omosessuali.
L’incontro con Crowden avvicina Nancy ai temi della politica razzista, così facendo si “trasforma” in un’ attivista politica antirazzista per il resto della sua vita. Tanto da pubblicare nel 1931 l’opuscolo Black Man and White Ladyship, un attacco diretto alla società tradizionale, snob, imperialista e razzista del mondo occidentale. Nel 1934 pubblica, invece, un volume antologico in 7 sezioni, Negro: An Anthology, un vero e proprio viaggio nella cultura afro-americana.
L’obiettivo di Nancy Cunard era quello di smascherare il perbenismo e l’autoritarismo nell’alta borghesia e aristocrazia inglese. La solitudine era però il prezzo da pagare per la sua scelta controcorrente.
Per quanto riguarda la politica, la Cunard era anarchica, antifascista, antimilitarista e antirazzista, combatte infatti il fascismo e si schiera con la Spagna rivoluzionaria del 1936-1939. Viene arrestata più volte per attività cospiratrici, a causa del sostegno antifranchista.
Possiamo quindi dire che Nancy Cunard ha condotto una vita anticonformista, e straordinaria in quanto fu poetessa, editrice, modella, attivista per i diritti civili, corrispondente di guerra, traduttrice, curatrice di antologie e agitatrice culturale; ricordiamo inoltre che lei era un’anarchica e una dark lady, colta, trasgressiva, provocatoria e ostinata e che partecipò a movimenti letterari come il Modernismo.
Venne ogni volta screditata e denunciata quando decideva di battersi in favore dei diritti civili. La protagonista dell’articolo muore infine nel 1965.
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Come dicevo all’inizio, Nancy è fra le donne che io personalmente preferisco perché nonostante quello che lei avrebbe dovuto essere, ovvero una donna ricca, conformista, insoddisfatta, capricciosa e viziata, ha avuto il coraggio per opporsi a tutto ciò, ha lottato per i diritti delle persone, quelli che oggi noi diamo per scontati, ma che dovremmo sforzarci di difendere tutti i giorni “con le unghie e con i denti”.
Quindi io, in qualità di cittadina del mondo, mi sento in dovere di dire “Grazie” a Nancy e tutte quelle persone nel mondo che hanno lottato e che lottano per un mondo senza razzismo, discriminazioni e perbenismo!