Sarah Breedlove, prima “self-made woman” della storia!

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Conosciuta come Madam C.J. Walker, da figlia di schiavi a imprenditrice milionaria…

Nel 1993 è stata inserita nella National Women’s Hall of Fame e il Guinness dei primati indicò Madam C.J. Walker come la prima donna a diventare milionaria per i suoi propri meriti; inoltre, nel 2002, lo studioso Molefi Kete Asante, l’ha inserito nella lista dei cento afroamericani più importanti della storia.

Parliamo di Sarah Breedlove, nota come Madam C. J. Walker, imprenditrice, filantropa e attivista statunitense, ma soprattutto considerata la prima donna americana che senza aiuti diventò milionaria, facendo fortuna sviluppando e commercializzando una linea di prodotti per capelli dedicata alle donne di colore con l’azienda da lei fondata, la “Madam C. J. Walker Manufacturing Company”.
La Walker era nata il 23 dicembre 1867 a Delta, nella Louisiana. A quel tempo Delta era un villaggio unincorporated (senza personalità giuridica) di poche case abitate da bianchi e centinaia di schiavi neri sparsi in baracche di legno nel territorio. Era la quinta dei sei figli e i suoi genitori e fratelli maggiori erano schiavi in una piantagione a Madison Parish di proprietà di Robert W. Burney, un ricco possidente con un migliaio di ettari e circa sessanta schiavi.

La piantagione di Burney era stata confiscata dai soldati dell’Unione nel 1865, ma i Breedlove rimasero come dipendenti in una terra soggetta alternativamente alle inondazioni e alla siccità. Quando Sarah aveva due anni, un eccezionale raccolto di cotone permise ai suoi genitori di pagare la tassa sul vincolo matrimoniale di 100 dollari e di sposarsi, legittimando così la loro unione e i sei figli.

Sarah era la prima figlia nella sua famiglia nata libero, essendo entrato in vigore il Proclama di emancipazione prima della sua nascita. Visse con la famiglia in una baracca di legno e fino all’età di 37 anni, facendo umili lavori e ogni anno aiutava i suoi familiari nella raccolta del cotone. Alla morte della madre, Sarah andò a vivere con la sorella maggiore e il marito di lei, ma all’età di 14 anni sposò Mosè McWilliams per sfuggire ai maltrattamenti del cognato, e tre anni dopo nacque la figlia Lelia.

Intanto le truppe federali avevano lasciato gli ex Stati Confederati e la loro partenza aveva aperto la strada a un regno del terrore che spinse migliaia di neri ad abbandonare il Sud. Anche Sarah, vedova ventunenne con una figlia di tre anni, si trasferì nel 1882 al Nord, a St. Louis, dove vivevano i suoi fratelli, che lavoravano tutti come barbieri. Lì fu aiutata a trovare lavoro, come lavandaia, ma  la morte del fratello per una malattia intestinale e un secondo sfortunato matrimonio provarono molto la Walker.

Come molte donne di quel tempo, Sarah subì la perdita di capelli. Poiché la maggior parte degli americani non avevano acqua corrente, riscaldamento ed elettricità, facevano il bagno e lavavano i capelli raramente. Il risultato erano malattie del cuoio capelluto. La Walker sperimentò rimedi casalinghi e prodotti già presenti sul mercato fino a quando sviluppò un proprio shampoo e una pomata che conteneva zolfo per mantenere il cuoio capelluto sano e favorire la crescita dei capelli. Sullo sviluppo del suo prodotto Madam Walker raccontò un’improbabile storia, per colpire l’immaginazione delle donne di colore; disse che la formula del suo prodotto per la crescita dei capelli le era stata rivelata in sogno da un “big black man”.

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Sarah Breedlove iniziò a commercializzare i suoi prodotti come Madam C. J. Walker, prendendo il cognome del suo terzo marito. Cominciò vendendo lei stessa il suo “Madam Walker’s Wonderful Hair Grower” porta a porta, fino ad ampliare le vendite a tutti gli Stati Uniti. Mentre sua figlia Lelia gestiva la vendita per corrispondenza da Denver, la Walker e il marito viaggiavano in tutto gli Stati orientali e meridionali.

Si stabilirono a Pittsburgh nel 1908, dove aprirono il Lelia College per preparare quelle che chiamava “hair culturists” o “Walker agents: erano donne di colore, altrimenti destinate a umili lavori, a cui insegnava i fondamenti della cosmesi e della tricologia e che vendevano porta a porta, guadagnando molto di più di quanto potevano sperare di ottenere come domestiche o cuoche; a esse dava anche lezioni su questioni politiche e sociali, incoraggiandole a diventare economicamente indipendenti e proponendosi come esempio.

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Nel 1910 la Walker si trasferì a Indianapolis, nell’Indiana, dove stabilì il suo quartier generale e costruì una fabbrica per produrre i cosmetici. Con i suoi viaggi fatti nei primi anni del Novecento a Cuba, Haiti, Panama e Costa Rica riuscì ad estendere la vendita dei suoi prodotti in tutti i Caraibi.

Nel 1917 si spostò nella sua proprietà, a Irvington, Villa Lewaro, che era stata progettata da Vertner Woodson Tandy, il primo architetto nero con licenza dello Stato di New York. Negli ultimi anni si occupò di politica, per promuovere le condizioni della gente di colore. Al meeting della National Negro Business League di Chicago del 1912, ebbe un posto sul podio e volle narrare la sua storia: “Sono una donna che proveniva dai campi di cotone del Sud. Sono stata promossa lavandaia. Poi sono stata promossa cuoca e da lì mi sono promossa da sola nel mondo degli affari ideando e realizzando prodotti per capelli”.

Alla sua morte, avvenuta a 51 anni, era considerata la più ricca donna afroamericana degli Stati Uniti ed era nota per essere la prima americana che era diventata milionaria con le sole sue forze. La Walker lasciò un patrimonio allora valutato 600 000 dollari (pari a 6 milioni di dollari di oggi).

Chapeau a questa grande Donna, che dal nulla ha creato un impero!