Emilia pensa a come sarebbe bello poter trovare dei nuovi amici proprio lì, nel condominio. Davanti alla porta d’ingresso c’è una borsa grande e nera. Emilia ne estrae un foglio di carta e una penna. Pensa che deve volere bene ai suoi pensieri, come le diceva il papà. Soprattutto a quelli del mattino, perché sono una nuova speranza.
Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi adorati gatti. Dopo aver smarrito le redini della propria vita , è lì per ricominciare: una nuova casa, nuovi inquilini da conoscere… ma l’accoglienza si rivela triste e fredda. Stanca di saluti frettolosi e frasi di circostanza, Emilia decide che l’unico modo per dare un nuovo volto alla situazione è quello di suscitare la curiosità di chi passa ogni giorno davanti alla bacheca della posta dello stabile.
Ed è proprio lì che Emilia appende, mattina dopo mattina, un foglio con poche righe in cui racconta sensazioni, ricordi, speranze. Senza rivelare la propria identità. Forse scrive per far sentire la sua voce in qualche modo. O forse per donare un po’ di gioia a chi rincorre la vita senza più soffermarsi sulle cose semplici.
Ci deve essere qualcuno che come lei ama il colore giallo, ricorda la bicicletta su cui da bambino gli sembrava di volare o ha timore di ciò che ha perso e che non trova più. Ma così non è…
Fino al giorno in cui, accanto al suo messaggio, trova una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino con la maglietta di Star Wars e un libro aperto sempre in mano.
Emilia sente che sarà lui il suo primo amico nel palazzo e che poi, piano piano, arriveranno tutti gli altri. Anche se non è facile insegnare di nuovo al cuore a fidarsi dopo che è stato illuso tante volte, ad esprimere i propri desideri per poi condividerli … ma Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via!
L’autrice
Natascha Lusenti vive a Milano. Da sei anni è una delle voci dell’alba di Radio2 Rai e apre la sua trasmissione con i «Risvegli», molto amati dagli ascoltatori. Ha cominciato a lavorare presto, nella carta stampata, ed è arrivata per caso in TV dove ha lavorato a lungo come giornalista, conduttrice e autrice. Da bambina fantasticava di scrivere un romanzo, ma non ha mai veramente pensato che ci sarebbe riuscita. La cosa migliore, e più difficile, che ha fatto, è imparare a voler bene alla vita, anche quando gira male. Ed eccola da esordiente con il suo “Al mattino stringi forte i desideri” per Garzanti ed.
In bocca al lupo, Natascha!