La Speranza (II): (1908) di Gustav Klimt
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
Edoardo Sanguineti da “Il gatto lupesco”. Poesie 1982-2001, Feltrinelli 2002
Scrittore e critico italiano (Genova 1930 – Genova 2010); prof. di letteratura italiana nelle università di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 in quella di di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato dal 1979al 1983.
Antesignano e quindi esponente di spicco della neoavanguardia, è stato tra i 5 poeti presenti nell’antologia curata da A. Giuliani “I novissimi” (1961) e tra i fondatori del Gruppo 63.
Risalgono a questo periodo opere arditamente sperimentali come le poesie di Laborintus (1956), Erotopaegnia(1960), Purgatorio de l’Inferno (1963), T.A.T. (1968), i romanzi Capriccio italiano (1963), Il giuoco dell’oca (1967), Il giuoco del Satyricon (1970), nonché gli scritti in cui S.anguineti si impegnò a rintracciare i precedenti primonovecenteschi della neoavanguardia e a rivendicare il valore politico dell’eversione linguistica e letteraria (Tra liberty e crepuscolarismo, 1961; Ideologia e linguaggio, 1965; Guido Gozzano. Indagini e letture, 1966), giungendo a rileggere in questa prospettiva l’intero Novecento poetico italiano con l’antologia Poesia del Novecento (1969).
In seguito ha affiancato alla ricerca poetica (Wirrwarr, 1974; Postkarten, 1978; Stracciafoglio, 1980; Alfabeto apocalittico, 1984; Bisbidis, 1987; Senzatitolo, 1992; Quattro baiku, 1995; Sulphitarie, 1999; Omaggio a Goethe, 2003; Mikrokosmos, 2004) un’estrosa produzione giornalistica, raccolta in diversi volumi tra cui Giornalino 1973-1975 (1976) e Gazzettini (1993).
Della sua opera di studioso sono anche da ricordare Interpretazione di Malebolge (1961), la monografia su Alberto Moravia (1962), Il realismo di Dante (1966) e La missione del critico (1987), Dante reazionario (1992), Il chierico organico (2000); ha inoltre curato edizioni di C. Vallini, G. Pascoli, G. Gozzano, G. P. Lucini.
È stato anche autore di testi teatrali e di libretti musicati da L. Berio.