“…a lock on the door means the power to think for oneself…”
(Virginia Woolf, A room of one’s own,1929)
– Ascolta qui, cara! Direi che è perfetto: Signorile appartamento composto da salotto, cucina, camera matrimoniale, due stanze singole, spazioso ripostiglio, lavanderia, cantina finestrata… Finestrata, questo vuol dire che potrei adibirla a laboratorio!
– Sì… però… manca sempre una stanza…
– Come sarebbe a dire manca una stanza? Al contrario, scusa,ce n’è una in più! Marco e Andrea finalmente avrebbero ognuno la propria.
– Sì, certo, ma io volevo dire…manca la stanza… per… me.
– Ma non è vero! Ci sono la lavanderia-che-non-hai-mai-avuto (le tue amiche morirebbero di invidia) e il ripostiglio-che-hai-sempre-voluto! Guarda qui, c’è scritto spazioso, lo sai quante cose ci puoi infilare dentro? Tutte le tue scarpe, per esempio, e anche tutti quei detersivi che ora ingombrano il bagno (e che sono pure pericolosi per i bambini). Più di così! E, se riesco a vendere bene qui, non dovrei neanche chiedere il mutuo.
– Io però intendevo una stanza tutta per me, caro, nella quale io possa leggere, pensare, o semplicemente chiudere una porta e stare per conto mio, in pace… dove io possa… che so… scrivere poesie, per esempio.
– Scri-ve-re p-o-e-s-i-e-e-e ?!?
Forse questo dialogo tra marito e moglie si è realmente svolto in un passato e in un luogo non troppo lontani. Oggi, si sa, i ruoli sono cambiati…
Anche le case sono cambiate e, nei costosi appartamenti di città, la stanza tutta per sé è ormai preclusa tanto alla donna quanto all’uomo. Lo “studio” dei nostri padri, infatti, nel quale da bambini si faceva capolino per annunciare la cena in tavola, è stato immolato alla “Cabina Armadio”, inglobato dall’ “Open-Space” – così immenso da disorientarci quando contiene meno di sei amici.
E proprio quando possederla sembra non essere così prioritario, la stanza tutta per sé ci è invece più che mai necessaria e si trasforma in metaforica stanza del sé: uno spazio dentro di noi, segreto, in cui ritrovare le vere inclinazioni, i sogni antichi, le possibilità di essere e di realizzarsi, e dove ricordi e presente si confondono fino a diventare poesia.
Fonte: Womensclock