Capisco la solitudine…

 

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Capisco la solitudine meglio di chiunque altro al mondo,
ecco perché rispondo alle lettere
e quando mi parli
della pochezza delle gente che ti circonda.
Ricordo i momenti e i posti che non donavano vita.
Devi proprio rimanere li?
Bisognerebbe fare uno sforzo coraggioso
per lasciare i posti vuoti o solitari.
La vita è troppo preziosa.
Guardando al passato mi rendo conto
che siamo noi a creare il nostro destino
e i suoi aspetti negativi con la nostra passività.
Non dovremmo mai accettare la povertà della vita.
So che è difficile affrontare l’ignoto,
trovarsi un altro lavoro,
o un altro modo di vivere
Ma se dipende solo da te,
non accettare il vuoto
(Anais Nin)

Anaïs Nin, all’anagrafe Angela Anaïs Juana Antolina Rosa Edelmira Nin y Culmell, figlia del compositore cubano Joaquín Nin, iniziò la sua carriera letteraria a Parigi e si trasferì a New York nel 1940. Scrittrice controversa, riuscì a fondere nei suoi scritti l’eleganza oriental-mitteleuropea. Destò scalpore nell’ambiente letterario con la pubblicazione dei suoi racconti a contenuto erotico. Negli anni ’50, dopo essersi affacciata alla carriera psicoanalitica, decise di ritornare alla letteratura. Ricevette una laurea ad honorem in lettere dal Philadelphia College of Art. La sua opera maggiormente conosciuta fu “The Diary of Anaïs Nin”, una raccolta di scritti autobiografici, iniziata nel 1931 (aggiornata fino alla morte) e pubblicato nel 1966, in cui la stessa Anaïs racconta gli eventi della sua vita. Morì nel 1977.