Un libro da leggere anche se datato, ma con messaggi attuali.
Il titolo potrebbe essere forviante, ma possiede tante sfaccettature che lo rendono pertinente al contenuto del libro. La società vuole che la donna, affinché sia accettata, rispetti determinati canoni, comportamenti e aspetti: deve essere mansueta, amorevole, dedita alla famiglia, capace di sacrificarsi… insomma, deve mettere da parte se stessa per gli altri. Non rispettare questi diktat la fa cadere inevitabilmente nel calderone delle cattive ragazze, ma tante volte finirci dentro non è un male, anzi… vuol dire volersi bene.
Bambole Spettinate Diavole del Focolare
Ute Ehrhardt, nata e cresciuta a Kassel in Germania, è psicologa, psicoterapeuta e impegnata nel movimento femminista. È autrice, tra gli altri, del bestseller mondiale, poi diventato fenomeno di costume, «Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto», pubblicato da Corbaccio in Italia, dove ha avuto una straordinaria accoglienza di stampa e di pubblico.
Di cosa parla il libro?
Le donne hanno le carte in regola. Sono attrezzate per raggiungere gli uomini in tutti i settori più importanti della vita e anche per conquistare una chiara superiorità. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre superare il muro di resistenze che frenano la loro energia: la paura dell’indipendenza, la paura dell’insuccesso, il peso della responsabilità, il timore di non essere più amate e l’eterna paura di essere sfruttate. Non esiste una formula indolore e anche le donne più sicure possono ricadere negli schemi tradizionali di sottomissione, dai quali liberarsi…
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