Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (Laterza, 2013) di Feniello ricostruisce la vita e la battaglia giudiziaria di una ragazza provenzale, figlia di cacciatori di Saraceni, che non corrisponde in niente allo stereotipo della donna medievale. Da quello che sappiamo, Sybille fu capace di autonomia di giudizio, tenacia di fronte ai banchieri che le avevano sottratto il patrimonio, spirito imprenditoriale e coraggio. Trasferite sette secoli più tardi, le vicende drammatiche della sua vita potrebbero diventare la trama di una produzione hollywoodiana. Nel 1335 Sybille sposa giovanissima Annibal de Moustier, cavaliere e signore della valle provenzale d’Entrevennes, oggi nota soprattutto per i campi di lavanda cari agli impressionisti francesi.
di Federico Fubini
Storia di Sybille che nel ‘300 combatté la finanza fiorentina.
Ambrogio Lorenzetti, corteo nuziale – particolare dal ciclo di affreschi della Sala del Consiglio dei Nove, 1338-1339, Siena, Palazzo Pubblico.
I banchieri dei grandi scambi internazionali sono una categoria così impopolare da far spesso dimenticare un dettaglio: li abbiamo inventati noi. I primi uomini di finanza, capaci di garantire gli scambi di merci, valuta o di debito attraverso le frontiere europee, furono quasi tutti italiani. Fiorentini, pisani, senesi, lucchesi, astigiani, genovesi o parmensi nati nel dodicesimo o nel tredicesimo secolo e cresciuti nell’idea di creare denaro tramite altro denaro, aiutando (in teoria) il prossimo a concludere i propri affari in spezie, tessuti o derrate agricole.
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