Alda Merini, poeta e scrittrice italiana. Internata dal marito in manicomio, vi rimarrà a lungo sperimentando ribellione, orrore, e la capacità, nonostante tutto, di vedere e cercare la bellezza.
Scriverà A tutte le donne: “Fragile, opulenta donna, matrice del / paradiso / sei un granello di colpa / anche agli occhi di Dio / malgrado le tue sante guerre / per l’emancipazione. / Spaccarono la tua bellezza / e rimane uno scheletro d’amore / che però grida ancora vendetta / e soltanto tu riesci / ancora a piangere, / poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, / poi ti volti e non sai ancora dire / e taci meravigliata / e allora diventi grande come la terra / e innalzi il tuo canto d’amore”.